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Mazzo: cuccù - Giocatori: da 2 a 4 -

Come si gioca al gioco del Cuccù?

Il giuoco del Cucco è sicuramente uno dei più antichi giochi di carte italiani tutt'ora esistenti, è necessario un mazzo speciale per poterci giocare, il mazzo del Cucco, o Cuccù, attualmente prodotto in esclusiva dalla ditta Masenghini di Bergamo.
Pare che al giorno d'oggi, questo giuoco sia ancora molto diffuso in tre distinte e lontane parti del mondo: nel Bergamasco; in Danimarca; e nel Teramano.
Quanto sia antico il giuoco stesso lo si può notare anche dai disegni presenti sulle carte, disegni molto medievali, per certi versi, diabolici.

Il giuoco del Cucco, è in sostanza una versione molto rudimentale della Briscola. Si può giocare in due, tre o quattro persone.

Le carte:

Per giocare al Cucco o uno delle sue varianti è necessario solo ed esclusivamente il mazzo Cuccù prodotto dalla ditta Masenghini di Bergamo.

Scopo del gioco:

Lo scopo del giuoco del Cucco è semplicemente quello di ottenere più punti dell'avversario, mediante le prese.

Distribuzione delle carte:

Il ruolo del cartaio viene determinato a caso, mediante la regola del "bàs fà màs" per esempio, e nel corso delle smazzate i giocatori si alternano, seguendo l'ordine di gioco, per questo ruolo.

Dopo aver mischiato le carte è necessario tagliare, il giocatore alla sinistra del cartaio taglierà in due il mazzo e guarderà l'ultima carta: Se trova una carta Bragon, un Cucco, o un X, può prenderla e riporla tra le carte che gli capitano durante la distribuzione, se quella successiva è a sua volta una di queste tre, può prendere anch'essa e così via finchè continua a trovare una di queste.

Dopo questa fase, il cartaio distribuisce le carte in senso antiorario otto carte a testa, e dopo la distribuzione volta una carta e la ripone a faccia scoperta sul tavolo, questa carta è chiamata la Trionfa.
Se laTrionfa è una delle tre carte dette prima (Bragon, Cucco, o X) il cartaio può prenderla in mano, e ribaltare quella successiva, la quale può a sua volta essere presa in mano dal cartaio, nel caso fosse una di queste tre, e via dicendo.

Le carte che avanzano saranno eliminate dal gioco.

Prima che il gioco vero e proprio abbia inizio, i giocatori che hanno ricevuto le carte in più dovranno sceglierne altrettante (tra tutte quelle ricevute) e riporle sul tallone, di modo che ogni partecipante possegga solo otto carte.

Svolgimento del gioco:

Il primo giocatore, a destra del cartaio, gioca una delle sue carte. I suoi avversari, seguendo l'ordine antiorario di gioco, devono, a loro volta, giocare una carta e cercare di superare (l'operazione si chiama strozzare) le carte giocate.

Il giocatore che ha giocato la carta di maggior valore, ottiene tutte quelle giocate, egli sarà inoltre il primo a giocare la mano successiva.

Si continua così fino ad esaurire tutte le carte terminando così la partita. Si passerà allora al conteggio dei punti, che descrivo in seguito.

Nel caso vengano calate due carte con lo stesso valore, dato che nel mazzo le carte sono doppie, oppure due carte senza valore, otterrà la mano colui che ha giocato per primo.

Generi di carte:

Esistono due categorie di carte:

  1. Le carte con soli numeri, dette numeri, caratterizzate dal numero che va da I a X
  2. Le carte con le figure, dette appunto figure, alcune delle quali hanno anche un numero, altre invece hanno solo il disegno.

I numeri possono essere strozzati solo da altri numeri, mentre le figure possono essere superate solo da altre figure, chi ad un numero risponde con una figura perderà la giocata, e viceversa.

La carta col valore più alto vince sulla carta col valore più basso, il valore è determinato dal numero romano, essi vanno da I a XV (il cucco), le carte senza la rappresentazione del numero romano non valgono nulla e non forniscono punti alla fine della partita.

C'è l'obbligo di rispondere al genere, si può rispondere con il genere opposto solo se non si hanno carte del genere di quella giocata per prima, durante ogni mano.

L'ordine di presa è quindi il seguente, dal più forte al più debole:

  • Numeri: X, VIIII, VIII, VII, VI, V, IIII, III, II, I.
  • Figure: XV (Cucco), XIIII (Bragon), XIII (Salta!), XII (Gnao!), XI (Locanda), Brescia (Leone), Nulla, Secchia, Mascherone, Il Matto. Di cui le ultime, quelle senza numero, non hanno un ordine prestabilito.

In figura l'ordine di presa delle figure nel giuoco del Cucco.

In figura l'ordine di presa dei numeri nel giuoco del Cucco.

La Trionfa:

Ho spiegato, come la carta ribaltata durante la distribuzione delle carte, faccia le veci del Trionfo.
Questa carta, o meglio, la sua doppia, può essere posseduta da un giocatore, oppure può essere stata eliminata dal gioco perché avanzava dalla distribuzione, nel primo caso si dice che il giocatore possiede la Trionfa, nel secondo caso, invece, nessuno avrà beneficio della sua presenza.

Il giocatore che possiede la Trionfa, ha diversi vantaggi.

  1. La Trionfa vince su tutte le carte, indipendentemente che sia esso figure o numeri.
  2. La Trionfa non è soggetto alla regola di rispondere al genere, una Trionfa numero può essere usata per rispondere ad una figura, e viceversa
  3. Nel caso la Trionfa sia un numero può essere tenuto in mano anche se non si hanno altri numeri oltre a lui per rispondere. La stessa cosa vale nel caso fosse una figura.
  4. Quando un giocatore esce di Trionfa, ovvero la pone sul tavolo come prima carta della giocata, può decidere che gli si venga risposto con numeri o con figure a suo piacere.

Ai fini del conteggio dei punti la Trionfa fornisce il suo valore nominale.

In figura un esempio di giocata, nonostante il seme della mano sia Figure il giocatore in alto si aggiudica tutte le carte perchè ha calato la trionfa. Se fosse stato un altro numero avrebbe vinto la carta il XV Cucco.

Conteggio dei punti:

I punti ottenuti si contano sommando i valori scritti sulle carte ottenute durante la partita, le carte che non hanno valore (cioè quelle senza numero romano) non forniscono punti.

Il giocatore, o la squadra, che ottiene più punti degli avversari sarà il vincitore.

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